MATERIALE
Il vestiario perfetto per tutte le escursioni non esiste, prima di andare a fare una escursione bisogna capire che tipo di escursione è (Quanto dislivello? Quanti km? Quanti giorni? A che altitudine? Bosco o roccia? Sole, pioggia o neve?).
Nella guida sottostante viene spiegata più nel dettaglio la scelta del materiale. Qui di seguito invece è riportata una breve lista di base di cose che bisognerebbe avere più o meno in ogni occasione:
LISTA BASE:
- Addosso: scarponi (caviglia alta, semirigidi, suola in vibram), pantaloni leggeri e comodi, maglietta tecnica a maniche corte, cappello, zaino da montagna con coprizaino.
- Nello zaino: pile/piumino, giacca a vento impermeabile, crema solare, occhiali da sole, fazzoletti, lampada frontale. Se lo si possiede kit di pronto soccorso, lacci di riserva/cordino
- Bere e mangiare: 1 o 2 litri d’acqua, merenda energetica e un pasto
GUIDA ALLA SCELTA DEL MATERIALE
Questa guida non sarà mai esaustiva né oggettiva, ma può dare un’idea di cosa sapere per farsi trovare preparati. Solo dall’esperienza sul campo e imparando dagli altri si può riuscire a costruire col tempo il proprio guardaroba perfetto per le escursioni.
I PREZZI
Purtroppo i materiali più performanti costano molto, di sconti nei negozi di montagna ce ne sono pochi, ma si possono trovare ottimi compromessi. Si può trovare qualcosa su internet, qualcosa da Decathlon, qualcosa al negozio da montagna, qualcosa su qualche bancarella.
SCARPONI
Una vecchia canzone diceva “basta ‘a salute e un par de scarpe nove poi gira’ tutto er monno..”. Lo scarpone buono costa (almeno 150€!), ma dura a lungo. Bisogna trovare lo scarpone giusto per il proprio piede e va provato (con i calzari!), scelto, fatto consigliare.
- Caviglia: È quasi sempre indispensabile una caviglia alta, questa aiuta contro le storte sui terreni dissestati, a sostenere il peso dello zaino e protegge dai morsi di vipera. Se la caviglia alta dà fastidio probabilmente la scarpa non va bene, oppure è troppo stretta. La caviglia bassa (tipo scarpe da ginnastica) si usa per escursioni in giornata su sentieri senza sassi/rocce, oppure come seconda scarpa di riserva durante i trekking, di avvicinamento o per fare trail running.
- Morbidezza: esistono tre tipologie di scarpone: morbido, medio(semirigido) e rigido.
Il morbido è come una scarpa da ginnastica, è quella più confortevole ma sotto alla suola si sentono tutti sassi, la si usa su sentieri poco impegnativi con poca roccia o su asfalto, con poco dislivello e zaino leggero.
Il rigido viene usato per scalare le montagne, arrivare in vetta (>3000m), è ramponabile, va su ghiaccio, è caldo, è molto resistente, non si piega, blocca la caviglia, non fa sentire i sassi, cammina sulle rocce affilate senza tagliarsi: è il carro armato della montagna. Ma su sentieri in pianura o asfalto è una sofferenza.
Il medio, chiamato anche semirigido, è lo scarpone “universale” che va bene per tutto – entro certi limiti ovviamente – non appena si superano questi limiti si consumerà più precocemente. La scarpa media è strutturata, sostiene la caviglia, ma comunque lascia libertà di camminare, può essere usata con zaini pesanti, si piega ma non troppo, è adatta a fare sia passeggiate che vie impegnative. A fine giornata il piede è stanco, ma non distrutto, una dormita basta per far scomparire tutti i dolori e ripartire il giorno dopo. - Pianta: ci sono vari tipi di pianta del piede, larga, stretta, fina, magra, il venditore del negozio sa capire che tipo di piede si ha e può indirizzare alla scarpa più adatta.
- Numero: il detto “per lo scarpone prendi un numero più grande” non è più vero, alcune case calzano di più alcune di meno. Lo scarpone deve essere “giusto”, se si tocca con le dita è stretto, se entra un dito dietro al tallone è largo. Uno scarpone troppo largo tende a sfilarsi in cammino e favorisce le vesciche.
- Plantare: gli scarponi devono avere un plantare estraibile per facilitare l’asciugatura. Il plantare è ondulato e deve seguire le linee del piede, non deve essere piatto.
- Suola: la suola deve essere con carro armato Vibram, è l’unica suola certificata e riconosciuta che garantisce un’ottima aderenza su superfici bagnate. Ovviamente col tempo la suola si consuma e perde la sua aderenza, gli scarponi costosi si possono risuolare.
- Impermeabilità: lo scarpone deve avere un rivestimento impermeabile per mantenere il piede asciutto in ogni situazione. Un ottimo materiale molto utilizzato è il Goretex. Fa lievitare il prezzo dello scarpone di 40-50€
ZAINO
Lo zaino per la montagna deve avere il coprizaino antipioggia, la cintura in vita e sul petto. Inoltre può avere tantissimi accessori, tasche, lacci porta bacchette e piccozza etc… La capacità di trasporto dello zaini si misura in litri, per escursioni in giornata serve uno zaino da 20-40 litri, per trekking più giorni dormendo nei rifugi anche 50 litri, per trekking di più giorni con a seguito tenda e viveri si raggiungono i 60-80 litri. Lo zaino deve essere più confortevole possibile, leggero, con spallacci imbottiti, scarico del peso bilanciato su vita e spalle, struttura portante rigida e schienale ventilato che non fa sudare. Quando si acquista uno zaino deve essere testato pieno e col peso, ci si possono mettere dentro i pesi prova (5-10kg), vanno regolate tutte le cinte e va visto come si comporta. Gli zaini sono regolabili perché si devono adattare all’altezza della persona.
ABBIGLIAMENTO
In montagna bisogna sempre essere pronti a repentini cambiamenti climatici, quindi bisogna vestirsi a strati per potersi adeguare velocemente ad ogni situazione. Sia d’estate che d’inverno bisogna essere preparati al caldo, al freddo e alla pioggia. Il vestiario va scelto con consapevolezza di come siamo fatti (Freddolosi? Propensi a sudare? Allenati?) e all’esperienza passata. Si deve utilizzare materiale sintetico e tecnico specifico per la montagna.
- Calzari da trekking: aiutano contro le vesciche e mantengono il piede fresco e asciutto. È inutile spendere molto per le scarpe quando poi si spende poco per i calzari.
- Pantaloni: lunghi o con possibilità di diventare corti. Ci sono pantaloni estivi e invernali. Il pantalone da montagna o da trekking è comodo, traspirante, elasticizzato, resistente, si asciuga rapidamente e in genere ha le tasche. Sono vietati jeans, tuta da ginnastica, cotone, caccia e pesca, barca o altro sport.
- Intimo: per i trekking di più giorni si consiglia l’intimo sintetico per sport elasticizzato.
- Maglietta a pelle: è una maglietta che può essere di più materiali, ma deve essere confortevole al contatto con la pelle come il cotone ma che cotone non è, perché deve mantenere il corpo caldo anche se bagnata, asciugarsi anche col solo calore corporeo ed essere traspirante.
- Secondo strato: Sopra alla maglietta si può usare una giacchetta leggera antivento traspirante, anche con cappuccio, che permette di ripararsi da quella brezza fredda e costante che si trova in montagna e al contempo non fa sudare troppo mentre si cammina. In inverno viene sostituita con qualcosa di più pesante o viene aggiunto uno strato
- Pile/piumino: lo strato caldo per definizione, in alta quota o in invernale si può portare un pile, una felpa misto pile o un piumino. Il pile è un tessuto molto caldo, leggero, traspirante, ma non è impermeabile né protegge dal vento, quindi va coperto con la giacca. Il piumino è ancora più leggero e compatto, può essere lasciato sempre in fondo allo zaino per ogni evenienza.
- Giacca: è una giacca leggera antivento e antipioggia con cappuccio.
- Cappello: estivo evita le insolazioni, invernale tiene calda la testa.
- Guanti invernali: sono estremamente utili quando fa freddo.
- Scalda collo/sciarpa: in inverno possono essere molto utili.
VARIE
Crema solare, burro cacao, occhiali da sole (sia per le assolate giornate estive, sia per le escursioni su neve – indispensabili!), fazzoletti, salviette umide per il bagno, lampada frontale, kit di pronto soccorso (cerotti, disinfettante, compeed..), lacci di riserva o cordoncino sintetico da 2mm, coltellino svizzero.
ACCESSORI
I bastoncini da trekking possono essere molto utili in casi specifici, come discese ripide con terreno instabile, si consigliano quelli a tre pezzi e con blocco a leva che durano di più e sono facili da sbloccare.
BERE E MANGIARE
- Acqua: bisogna sempre avere acqua sufficiente per l’intera escursione, non si può far affidamento su eventuali fonti/sorgenti che potrebbero essere secche. C’è chi beve di più e di meno, ma quando si fa attività fisica bisogna restare idratati, per cui il minimo è 1 litro di inverno (più eventuale thermos con tè caldo), mentre d’estate conviene portare almeno 2 litri.
- Merenda: Per superare le salite difficili e spezzare la mattinata è consigliabile avere una merenda energetica (frutta secca, barrette di cereali, cioccolata).
- Pranzo: qui dipende dal vostro stile di vita, in montagna si consumano molte calorie pertanto possiamo anche esagerare nel portarci qualcosa in più. Sconsigliati cibi molto salati che ci fanno bere tutta l’acqua e cibi molto pesanti da digerire, altra storia se rimaniamo a dormire in rifugio.